Casa del popolo

C’era una volta il popolo. Era un popolo ottimista, che credeva in sé e si impegnava in attività improduttive, tipo costruire “case” dove ritrovarsi tutti insieme a fare cose ricreative, per esempio ballare o giocare a carte. Da qualche parte, come residuo di un mondo in via di estinzione, si aggira ancora un’umanità dedita al liscio, al burraco, ai quartini di vino e alle liti furiose per una giocata di briscola finita male». Il materiale di partenza dello spettacolo consiste in decine e decine di interviste condotte con persone di diversi caratteri, età, manie, in numerosi centri ricreativi dell’Emilia, da Fabbrico a Bologna. Il punto d’arrivo è uno spettacolo di teatro d’attore e di nostalgia canaglia.

Perché vederlo: Perché è uno spettacolo che dà vita a sapori, odori e suoni, che non segue una trama ma procede per quadri e ritratti nei quali passato e presente si mescolano e si interrogano per capire se mai domani verrà.